
Biocarburanti e Bioliquidi
La Certificazione della sostenibilità dei biocarburanti e dei bioliquidi
L’Unione Europea, con il pacchetto Clima-Energia, si è posta l’obiettivo di aumentare l’efficienza energetica del 20%, ridurre i gas serra del 20% e aumentare il ricorso a fonti energetiche rinnovabili del 20%, entro il 2020.
In particolare, nel settore trasporti almeno il 10% dell’energia utilizzata dovrà provenire da fonti rinnovabili.
I biocarburanti (sia quelli prodotti nell’UE che quelli extra UE) utilizzati per raggiungere tale obiettivo devono soddisfare specifici requisiti di sostenibilità, pertanto non possono essere originati da prodotti di aree ad elevata biodiversità, come aree protette, oppure di aree ad alta concentrazione di carbonio.
Inoltre, il loro utilizzo deve portare a una riduzione delle emissioni di gas a effetto serra pari ad almeno il 35%. Una soglia minima che è destinata ad aumentare nel tempo.
I criteri di sostenibilità hanno pertanto lo scopo di distinguere quei biocarburanti di cui è possibile dimostrare un valore ambientale e sociale, poiché il loro utilizzo porta a una riduzione di gas a effetto serra, rispettando i terreni ed evitando un impatto sui prodotti agricoli destinati alla produzione alimentare.
I criteri di sostenibilità si applicano anche ai bioliquidi per evitare che i prodotti che sarebbero stati utilizzati come biocarburanti e che non soddisfano tali criteri, siano utilizzati come bioliquidi.
Gli operatori economici della filiera dei biocarburanti e bioliquidi possono dimostrare di essere conformi ai requisiti di sostenibilità grazie all’ottenimento di una certificazione di conformità.
Un esempio diffuso di biocarburante è costituito dall'olio vegetale esausto ritirato come rifiuto da ristoranti o piattaforme ecologiche.
METHA S.r.l. è in grado di fornire assistenza al fine di elaborare un Sistema di gestione della Sostenibilità in base alle norme UNI 11429 “Qualificazione degli operatori economici della filiera di produzione di biocarburanti e bioliquidi” e con il supporto della norma UNI 11441 “Gestione del bilancio di massa nella filiera di produzione di biocarburanti e bioliquidi”
Il Certificato di Conformità della sostenibilità dei biocarburanti e dei bioliquidi garantisce l’attendibilità sia delle informazioni volte alla dimostrazione del rispetto dei criteri di sostenibilità, sia delle informazioni ambientali e sociali fornite dagli operatori economici appartenenti alla filiera di produzione del biocarburante o bioliquido.
Pur essendo una certificazione volontaria, si rivela una condizione essenziale per competere sul mercato e per accedere alle agevolazioni economiche. Solo i biocarburanti e bioliquidi sostenibili, infatti, possono essere conteggiati per il raggiungimento degli obiettivi nazionali e comunitari nel settore trasporti.
Attualmente esistono diversi tipi di certificazione, realizzati da soggetti pubblici o privati, ciascuna con il suo campo di applicazione, alcune focalizzate su specifiche materie prime o aree geografiche e altre applicabili senza limitazioni all’intera catena di fornitura e a tutte le aree geografiche.
Gli operatori economici intermedi o finali a seconda dell’attività svolta sulla biomassa hanno 2 opzioni per dimostrare la loro conformità ai requisiti delle direttive europee:
a) applicare un sistema di certificazione approvato dalla Comunità Europea: ad oggi ne esistono 13, certi però solo parzialmente approvati;
b) applicare un sistema di certificazione in Italia secondo il “Sistema Nazionale di Certificazione della sostenibilità dei biocarburanti e dei bioliquidi”, istituito dal Decreto 23 gennaio 2012
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